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| prorpio perché quella di Tolkien non è solo fantasy, ma un altissimo fenomeno letterario. citando la STI intendevo solo dire che Brooks non ha una società che collabora attivamente con le sue traduzioni, tutto qua: non intendevo certo insinuare che Tolkien non la merita o che, se ce l'ha lui, deve averla anche Brooks è vero; molte situazioni nella SDS ricalcano in modo evidente LOTR; ma questa non è una colpa dell'autore, anzi, è un punto a favore di Tolkien: il grande linguista non solo ci ha regalato una saga inarrivabile, ma è stato il primo a parlare di Fantasy e pertanto ha stabilito dei modelli e dei topici che sono validi ancora oggi. non solo di Brooks si può dire che ricalchi Tolkien, ma anche di altri autori, come Salvatore o (pur se in maniera minore) MZ Breadley; ma questo non significa che costoro copiano Tolkien, semplicemente si sipirano ad un modello stabilito dal grande autore inglese. per citare un fenomeno analogo, quando Manzoni scrisse i Promessi, quello fu il primo romanzo cosiddetto "storico", che mescola cioè fatti inventati in un contesto storico preciso; molti degli autori successivi presero molto dai Promessi (uno che mi viene in mente è Scott, autore di Waverly e Ivanohe, ma ce ne sono altri), non perché copiarono, ma perché il romanzo di manzoni, pioniere del genere, aveva stabilito un modello letterario ben preciso. stessa identica cosa si può dire per il romanzo gotico, inaugurato dal Frankenstein di Mary Shally. sono stato un po'lungo: spero mi abbiate capito...
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