Harry Potter e gli anni a venire

Recensioni sul VII libro, per chi l'ha concluso

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Cassandra Phoenix Nova
view post Posted on 25/7/2007, 03:25




Pareri, rimostranze e recensioni sul settimo libro.
Discutiamone insieme.
 
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WIZ*74
view post Posted on 7/8/2007, 18:39




Ritorno dopo una lunga assenza "a causa di una vacanza estiva ed a causa dell'ADSL in panne"; ho terminato il libro e devo dire che mi è piaciuto tantissssssssssimo!
Scrivo senza mettere sotto spoiler (dato che è sottinteso nel titolo del topic che abbiate già terminato il libro), quindi se non volete anticipazioni fermatevi QUI!

Alcuni aspetti della trama si sono svolti così come me li ero immaginati (il viaggio senza precisa meta del trio alla ricerca di qualcosa che neppure loro sapevano dove cercare), altri invece non li avevo previsti così (il radicale cambio del comando al Ministero della magia, un vero e proprio colpo di stato silenzioso). Ho trovato la trama squisitamente realistica nella sua crudeltà; immaginarsi che solo 2 personaggi principali sarebbero morti (così come aveva preventivamente dichiarato la Rowling) sarebbe stata pura fantasia. Tutto il libro si svolge nell'ambito di una guerra spietata, all'ultimo sangue, con i mangiamorte in estasi per la possibilità di liberare completamente i loro istinti più bassi senza doverne pagare il prezzo; doveva essere un bagno di sangue e bagno di sangue fu!
Ho molto apprezzato anche come l'autrice abbia reso più reali, nel bene e nel male, i personaggi della saga incominciando da Silente, il quale viene fatto scendere dall'alto piedistallo su cui tutti lo avevano posto e viene descritto come un uomo ........ eccezionalmente dotato, ma non scevro da difetti ......... umano insomma.
Stesso discorso ma capovolto per Piton, che per 6 libri è stato il personaggio più detestato della saga, Voldemort a parte, e che a poche pagine dalla fine scopriamo essere un uomo capace di amare, capace di nutrire un amore infinitamente grande per Lily (a proposito, complimenti a chi aveva supposto tale love story), probabilmente più grande di quello che lo stesso James provava per sua moglie, e di nutrirlo per tutta la vita nonostante non fosse mai stato corrisposto. E’ chiaro che questo non fa di lui un santo, una persona buona; Piton divenne Mangiamorte molto presto ma comprendendo perfettamente cosa questo implicasse (a differenza di Regulus) e senza subire pressione alcuna (a differenza di Draco). Si coprì di atti orribili e sicuramente commise numerosi delitti per il Signore Oscuro (altrimenti questi non lo avrebbe tenuto in così alta considerazione). Alla fine si è comunque rivelato essere un mago dalle grandissime doti, capace di stare alla destra di Voldemort per anni ed anni, senza che mai questi riuscisse a leggere la sua mente ed il suo cuore, nonostante fosse il più grande Legilimens.
Molto ho apprezzato il modo che la Rowling ha architettato per far uscire Harry vittorioso dal duello finale con Voldemort; questi era infinitamente più dotato di Harry e se solo avesse preso una bacchetta qualsiasi da terra, avrebbe ridotto il suo giovane avversario in briciole. Ma la morte di Potter era divenuta un’ossessione per lui, ossessione che lo ha portato a commettere ripetuti errori nella speranza di ucciderlo, ossessione che lo ha portato la notte dello scontro finale ad avere in mano la miglior bacchetta del mondo ma che contemporaneamente era l’unica bacchetta che non poteva essere puntata contro Harry, in quanto il solo legittimo padrone della stessa.
Il capitolo che mi ha coinvolto maggiormente è stato il capitolo 23 – Malfoy Manor – dove l’imminenza della tragica morte che si avvicinava per il trio, la bestiale sete di sangue di Grayback e la follia omicida di Bellatrix potevano solo atterrire. Inutile dire che il peggiore è l’epilogo; non so perché la Rowling abbia deciso di concludere la saga con un capitolo tanto micragnoso, ma comunque non è riuscito a deteriorare il giudizio generale che ho di questo libro e dell’intera saga.

Mi dispiace di essermi tanto dilungato in questa mia pseudo-recenisone, ma sono tante le cose che ancora vorrei dire sul libro.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
 
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L'Autorità
view post Posted on 8/8/2007, 10:52




Vi dirò...non è che il libro mi abbia fatto proprio impazzire...
Per prima cosa, avevo immaginato che qualcuno sarebbe morto distruggendo un Horcrux, com'è successo a RAB, a Silente...ecc...
Insomma, mi aspettavo un'altra drammatica scena nella caverna, come nel Principe, mentre distruggerli è stato facile...come parlare Serpentese!
Inoltre Ron ed Hermione, fuori scena, vanno nella Camera dei Segreti (aperta da Ron...) a rompere la coppa, e si risolve la faccenda in due righe...non va...qui c'è lo zampino dell'editore della Rowling, ne sono certo...
Voldemort è un'idiota, ora lo sappiamo al 100%, come si può nascondere il diadema di Corvonero nel ripostiglio-stanza delle necessità?!
Come ha potuto pensare che non la conoscesse nessuno?
e poi l'Horcrux si rompe per sbaglio, grazie all'incendio di Crabbe.
Me l'aspettavo che Ron avrebbe dato forfait...è il personaggio più negativo del trio...quindi nessuna grande sorpresa qui.
I parallelismi col Signore degli Anelli mi hanno dato un pò fastidio, gli Horcrux sono come l'Unico Anello, chiunque ne indossa uno viene affetto dalla malvagità di Voldyvoldyvol.
Ora sappiamo cos'era l'Unico Anello...un Horcrux!
La storia tra Piton e Lily l'avevo immaginata...è com'è stata elaborata che mi ha spezzato il cuore...il modo in cui lui si riferisse ad Harry come 'il figlio di Lily'.
Dopo il settimo libro, ci ritroviamo con una panoramica dei personaggi totalmente stravolta.
Alla fine del Calice di Fuoco, pensiamo che Sirius, Silente, James e Remus siano le persone più magnifiche del pianeta, Piton è un'idiota rivoltante.
Alla fine dell'Ordine cominciamo a capire che qualcosa non quadra.
Dopo DH i nostri beniamini non fanno una gran bella figura.
James e Sirius erano davvero i bulli insopportabili di cui parlava Piton, mentre suo fratello, Regulus, era davvero migliore di lui, Remus si rivela insicuro, vittimista, un pò codardo.
Silente era un freddo calcolatore, manipolatore degli eventi, ma nonostante ciò, un genio.
Piton si rivela un eroe.
Mi aspettavo qualcosa di più da Ginny, invece come ha detto Cassie, fa solo figli e biscotti...
 
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L'Autorità
view post Posted on 8/8/2007, 11:20




Mi sta cominciando a piacere la patetica morte di Voldemort.
Un'uscita di scena più spettacolare sarebbe sembrata fuori posto per lui, quasi celebrativa.
E apprezzate l'ironia geniale della Rolly: Tom Riddle, che temeva la morte fino a mutilarsi l'anima, ora è l'uomo più morto della Storia.
E' il neonato scorticato (come la sua anima) che urla e piange, e non può più decidere per sè stesso.
 
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WIZ*74
view post Posted on 8/8/2007, 12:06




Il capitolo 35 - King's Cross - mi ha ricordato molto la scena di Matrix (2 o 3, adesso non ricordo) dove Neo si ritrova sospeso nell'ovattata stazione dell'uomo del treno, senza sapere dove si trovasse precisamente, dove c'è qualcuno che gli dà le dovute spiegazioni ai suoi tanti dubbi e dove poi ne esce con rinnovata forza per affrontare lo scontro finale.
Devo dire che la nuova luce gettata sui vari personaggi dall'ultimo testo, chi in ascesa chi in discesa, non mi è dispiaciuta. Ha reso tutti più umani e riportabili alla realtà. Nessuno può avere le incredibili potenzialità di Silente senza farsi affascinare dal potere assoluto, senza che il delirio di onnipotenza gli possa sfiorare la mente soprattutto in giovane età. Ma ciò non sminuisce Silente, anzi gli dà rinnovata forza perchè, nonostante avesse compreso ciò che poteva arrivare ad essere, trovò la forza di resistere per tutta la vita al richiamo del potere. Questo lo differenziò da Grindelwald che non riuscì a resistere al fascino del potere assoluto, ma che almeno si pentì nell'ultimo scorcio di vita, e soprattutto da Voldemort, che neppure prima di morire riuscì ad avere il benchè minimo pentimento.
 
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L'Autorità
view post Posted on 8/8/2007, 12:22




CITAZIONE (WIZ*74 @ 8/8/2007, 13:06)
Il capitolo 35 - King's Cross - mi ha ricordato molto la scena di Matrix (2 o 3, adesso non ricordo) dove Neo si ritrova sospeso nell'ovattata stazione dell'uomo del treno, senza sapere dove si trovasse precisamente, dove c'è qualcuno che gli dà le dovute spiegazioni ai suoi tanti dubbi e dove poi ne esce con rinnovata forza per affrontare lo scontro finale.

Sai, penso che Harry e Voldemort si ritrovano nel limbo con le sembianze di King's Cross, perchè è stata quella stazione il punto di svolta delle loro vite.
Un'altra similitudine tra Harry e Tom così intima, tanto che nemmeno Silente riconosce la stazione.
Harry e Tom abbandonano la loro miserabile vita tra i Babbani, tramite King's Cross dove prenderanno l'Espresso per Hogwarts, dove la loro vita sarà totalmente diversa.
Il limbo, dove si decide se andare avanti, o tornare indietro come fantasmi, per loro non può che non avere le sembianze di King's Cross.
Silente, nonostante non sia santo, come hai detto tu, rimane comunque un genio.
Non può affidare un incarico così pesante come 'la morte' di Harry se non a Piton, Sirius o Remus avrebbero avuto lo stesso sangue freddo per poter dire ad Harry di morire per 'il Bene Comune'?
Credo di no, e Silente non poteva svelare a nessuno che in realtà Harry non sarebbe morto grazie al legame di sangue tra lui, Tom e Lily, altrimenti se Tom ne fosse venuto a conoscenza per caso, avrebbe stravolto tutto il geniale piano di Silente.

CITAZIONE
Voldemort era infinitamente più dotato di Harry e se solo avesse preso una bacchetta qualsiasi da terra, avrebbe ridotto il suo giovane avversario in briciole.

Non proprio, come ho detto prima, il sangue...la protezione magica di Lily scorreva nelle sangue di Tom, e legava Harry alla vita.
Tom avrebbe prima dovuto capire quanto sia straordinario il potere dell'amore, e poi avrebbe dovuto trovare un metodo per liberarsi del legame di sangue.
'Nessuno può vivere se l'altro sopravvive'.

Edited by L'Autorità - 9/8/2007, 01:54
 
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WIZ*74
view post Posted on 8/8/2007, 19:31




CITAZIONE (L'Autorità @ 8/8/2007, 13:22)
CITAZIONE
Voldemort era infinitamente più dotato di Harry e se solo avesse preso una bacchetta qualsiasi da terra, avrebbe ridotto il suo giovane avversario in briciole.

Non proprio, come ho detto prima, il sangue...la protezione magica di Lily scorreva nelle sangue di Tom, e legava Harry alla vita.
Tom avrebbe prima dovuto capire quanto sia straordinario il potere dell'amore, e poi avrebbe dovuto trovare un metodo per liberarsi del legame di sangue.
'Nessuno può vivere se l'altro sopravvive'.

Giusto!
Quindi, ricapitolando, nel cimitero (nel IV libro) Voldemort risorgendo con il sangue di Harry, diventa capace di toccare Harry e di poterlo torturare, ma non di ucciderlo. Se quella notte fosse riuscito a beccare Harry con un Avada Kedavra sarebbe successo esattamente ciò che è successo nel bosco nel VII libro, e cioè l'Horcrux dentro di Harry distrutto ma comunque lui sarebbe rimasto vivo.
Se nel bosco Harry si fosse rialzato invece di fingersi morto, e Voldemort l'avesse colpito nuovamente con l'Avada Kedavra si sarebbero ritrovari nuovamente a terra ma ancora vivi.
Adesso però sorge un dubbio!
Nel bosco Harry non muore perchè Voldemort è ancora vivo e se lui è vivo Harry non può morire, giusto? Voldemort però finisce per terra stordito ........ ma perchè?
Forse perchè lui sta usando la bacchetta di Sambuco contro il suo leggittimo proprietario? O per qualche altro motivo?
Inoltre, nello scontro finale Voldemort lancia l'Avada Kedavra contro Harry, mentre contemporaneamente quest'ultimo gli lancia l'Expelliamus; i due incantesimi si incontrano al centro della sala ma, immediatamente dopo, la bacchetta di Sambuco vola via da Voldemort fin nelle mani di Harry e lui muore colpito dal suo stesso incantesimo. Ma allora perchè nel bosco non è successo la stessa cosa? Perchè nel bosco la bacchetta di Sambuco ha colpito in pieno petto Harry con la maledizione, non riconoscendo il suo leggittimo proprietario? Forse ciò succede solo quando il leggittimo proprietario si difende in duello dalla sua stessa bacchetta, mentre Harry arrivò nel bosco deciso a morire senza difendersi? :hum:
 
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L'Autorità
view post Posted on 8/8/2007, 21:20




CITAZIONE
VNel bosco Harry non muore perchè Voldemort è ancora vivo e se lui è vivo Harry non può morire, giusto? Voldemort però finisce per terra stordito ........ ma perchè?

Voldemort sviene perchè il collegamento tra la mente ed il cuore, che lo legava ad Harry, era morto.
Un tale shock ha mandato entrambi in coma per qualche minuto.

CITAZIONE
Forse ciò succede solo quando il leggittimo proprietario si difende in duello dalla sua stessa bacchetta, mentre Harry arrivò nel bosco deciso a morire senza difendersi?

Precisamente!
Harry arriva nel bosco con la voglia di essere ucciso: questo è essenziale.
Non è più un omicidio che renderebbe Tom padrone della bacchetta, è un suicidio per il Bene Comune.
In più mi meraviglio su quanto spesso Voldemort commetta gli stessi errori.
Un sacrificio fatto per amore, da Lily, causa la sua prima caduta.
Ed un altro sacrificio d'amore ne causa la caduta definitiva.
Se fosse stato un uomo più intelligente, più aperto all'amore, avrebbe capito che stava per ricadere nello stesso errore, e avrebbe davvero dovuto far uccidere Harry da qualcun altro.


 
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Cassandra Phoenix Nova
view post Posted on 8/8/2007, 23:20




CITAZIONE
Se fosse stato un uomo più intelligente, più aperto all'amore, avrebbe capito che stava per ricadere nello stesso errore, e avrebbe davvero dovuto far uccidere Harry da qualcun altro.

Voldemort, questa volta, s'è messo d'impegno. Si è concentrato, si è consultato con i Mangiamorte (menti di fulgido splendore culturale), ha chiamato a sè persino Destino degli Eterni, le Grigie Dame ed il Mago Othelma.
S'è preparato, senza trascurare un solo particolare: l'Oscuro Signore ardeva dal desiderio di fare una pessima figura.
Desiderava unicamente passare per un vecchio sadico, con un serpente rivoltante al seguito, circondato da imbecilli, traditori e ragazzini ed essere eliminato senza un brandello di dignità.
L'ha proprio cercata.
Ha fatto una sequela d'errori memorabile, ha sparato discorsi a caso, francamente imbarazzanti :goccia: , è andato per funghi e poi ha detto: "Dai, facciamo il cattivo da Operetta!"
I Mangiamorte hanno applaudito a questa esternazione e si sono adeguati al padrone: Bellatrix s'è finta ancora più pazza, più crudele e sbandata (tanto che manco lei ci credeva), Cissy è diventata madre coraggio, Lucius da Mangiamorte a "solo il padre di Draco" e via così...
Hanno convenuto che fingersi pirla fosse la strategia migliore.
Bravi.
Non che dalla parte dei buoni si stesse allegri: Albus non era il vecchino con le caramelle sotto mano, a Remus erano risaliti i testicoli, Tonks era inspiegabilmente giuliva di partorire in tempo di guerra, i Tonks parevano i genitori del Mulino Bianco, Sirius era un cretinetto di quindici anni, Ron aveva la sindrome premestruale, Hermione era una piagnona, Ginny faceva scena e Fred crepa con un bel sorriso da ebete.
Bravi.

(questo testo è volutamente sarcastico, non è che una parentesi un po' ironica per farsi una risata crudele)
 
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L'Autorità
view post Posted on 9/8/2007, 00:30




CITAZIONE
Hanno convenuto che fingersi pirla fosse la strategia migliore.

Sì a volte questa strategia è ottima per farsi strada nella vita.

CITAZIONE
(questo testo è volutamente sarcastico, non è che una parentesi un po' ironica per farsi una risata crudele)

E ridere mi ha fatto! Aggiungo anche che Bill e Fleur nello Shell Cottage giravano la pubblicità delle Gocciole Ultra Dark.
 
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WIZ*74
view post Posted on 9/8/2007, 08:55




CITAZIONE (L'Autorità @ 8/8/2007, 22:20)
In più mi meraviglio su quanto spesso Voldemort commetta gli stessi errori.
Un sacrificio fatto per amore, da Lily, causa la sua prima caduta.
Ed un altro sacrificio d'amore ne causa la caduta definitiva.
Se fosse stato un uomo più intelligente, più aperto all'amore, avrebbe capito che stava per ricadere nello stesso errore, e avrebbe davvero dovuto far uccidere Harry da qualcun altro.

Come a più riprese dice Silente, Voldemort su quasi tutte le arti magiche non ha nulla da imparare, ma sull'amore e sulla magia che un atto d'amore può produrre non ne capisce niente! Il problema è che lui non pensa che l'amore possa produrre alcunchè di magico e se pure potesse farlo sarebbe nulla al confronto della SUA magia. Quando più volte si trova di fronte all'impossibilità di uccidere Harry cerca sempre la spiegazione di ciò nella magia a lui nota, ma mai prende seriamente in considerazione la possibilità che la soluzione del suo problema risieda nell'amore.
Ecco perchè tutte le volte che cerca di trovare una soluzione al suo problema finisce per commettere ancora più danni di prima; va a tentoni in un ambiente a lui sconosciuto, assomigliando ad un elefante in una cristalleria.
 
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L'Autorità
view post Posted on 9/8/2007, 10:31




Esattamente.
Ed un'altra cosa che non riesce a capire, è che ci sono cose peggiori della morte.
Queste sono le sue più gravi lacune: l'amore e la morte.
E' come se la Rowling volesse dirci: se non capite queste cose basilari della vita, diventerete solo dei mostri dall'anima menomata.
 
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WIZ*74
view post Posted on 15/8/2007, 11:58




Rileggendo il capitolo dove il padre di Luna parla ad Harry delle Reliquie della morte ed il successivo dove il trio ci ragiona sù, viene più volte ribadito che il mitico mantello dell'invisibilità creato dalla morte (in realtà da Ignotus P.) non è come un normale mantello su cui è stato fatto un incantesimo di dissimulazione che è neutralizzabile con altri incantesimi ed inoltre si usura con il tempo; questo è invece indistruttibile all'usura ma soprattutto viene detto più volte che nessun incantesimo (per quanto potente) può neutralizzare la sua magia. In particolare il Sig. Lovegood afferma “Stiamo parlando di un mantello che rende realmente chi lo porta completamente invisibile, e dura in eterno, dando costante ed impenetrabile occultamento, senza importare che incantesimi gli si lancino.”
Il trio ragionando su ciò si convince che il mantello di Harry potrebbe essere proprio quello del mito, in quanto risponde perfettamente alla descrizione che ne fa X. Lovegood ed anche la favola del libro. Parlando affermano che il mantello in loro possesso è sempre stato perfetto e Ron dice “Ho utilizzato il mantello di Harry e so come funziona, non mi soffermai mai a pensarci. E non ho sentito mai parlare di nessuno come quello di Harry. È infallibile. Non siamo stati mai scoperti sotto di esso”.
Se il mantello di Harry è realmente la terza reliquia, e se questo è realmente “perfetto” come potè Moody (o meglio B. C. jr.) vedervi attraverso in ben due occasioni?
La prima volta ai “Quattro manici di scopa” dove Moody era in compagnia di Hagrid, e la seconda di notte a scuola quando Harry rimase con la gamba incastrata in uno scalino, con Piton ed il custode che per poco non lo beccavano, se non fosse stato per Moody che lo vide e lo tirò fuori dai guai.
Inoltre, ma di ciò non sono assolutamente sicuro, mi sembra che chi si trovava sotto il mantello era comunque visibile sulla mappa del malandrino. Quindi il mantello di Harry non era assolutamente infallibile visto che ben due artefatti magici (sicuramente uno) erano capaci di scoprire chi si celasse sotto il mantello.
 
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L'Autorità
view post Posted on 15/8/2007, 13:29




Dipende dagli incantesimi di cui parlava la Rolly...
 
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WIZ*74
view post Posted on 15/8/2007, 16:49




CITAZIONE (L'Autorità @ 15/8/2007, 14:29)
Dipende dagli incantesimi di cui parlava la Rolly...

In che senso? :hum:
 
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38 replies since 25/7/2007, 03:25   632 views
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