| non mi è piaciuto. per me è quasi peggio del terzo film!! qui i tagli sono scriteriati ed a volte ci si lancia in riedizioni del tutto apocrife ed illegittime. magari non cambia niente, ma per esempio la scena della morte di Sirius è errata: Bella non lancia l'AK (non mi andava di scriverlo per intero) su Sirius, bensì uno schiantesimo che lo fa finire sotto il velo della morte. lo sceneggiatore dimentica della Strillettera di Silente a Zia Petunia, dimentica di spiegare perché Harry deve tornare a casa ogni anno. inoltre il ruolo dell'Ordine della Fenice è decisamente marginale, di contorno, mentre voldemort appare poco solo alla fine. le lezioni di occlumanzia vengono rappresentate in fretta e furia, così come i sospetti di Ron e Harry su Piton (reo secondo loro di indebolire apposta le difese mentali di Harry a vantaggio di VOldemort) sono assenti anche la spiegazione di silente è povera e misera. Molto vago l'accenno del legame mentale fra il ragazzo e Voldemort, semplicemente raccontato e raramente mostrato. In quelle poche occasioni, esso è comunque privo di intensità se si eccettua la scena al Ministero. e poi perché poveretta mettere Cho in croce facendo di lei il traditore dell'esercito di Silente? la domanda che mi faccio è: se io non avessi letto il libro, avrei capito qualcosa? la risposta è no, non avrei compreso un benamato. inoltre mi dispiace ma la sceneggiatura è da 2!!! per me questo libro è il più bello in termini letterari: contiene dei dialoghi bellissimi (quello tra Silente e Harry alla fine; quello tra Harry e Cho ad Hogsmenede; quello tra la Mc Granitt e la Umbridge durante il colloquio di orientamento e questi sono solo alcuni), tutti quanti brutalmente tagliuzzati o cancellati dallo sceneggiatore. il dialogo più intenso è stato "dammela" "NO!" riferito alla profezia. è un grosso spreco. inoltre la vita scolastica, già pericolosamente vacillante nel film predecessore, subisce qui il colpo di grazia definitivo. e non è un taglio da poco, dato che il libro è ambientato in una scuola, sai com'è... sceneggiatura: 4
la regia invece è già meglio. ottima la scelta di rappresentare la Umbridge con tonalità di rosa sempre più acceso man mano che il suo potere cresceva e poi bellissima la scena del litigio tra la Mc Granitt e la Umbridge (inventato, perché nel film la Mc Granitt dice chiaramente ad Harry di non potersi opporre alla punizione della Umbridge), dove Minerva parte alta ma poi deve farsi piccola e scendere i gradini delle scale di fronte alla forza crescente di Dolores. anche la scena dei fuochi d'artificio è bellissima: essi mandano in frantumi gli sforzi della Umbridge di tenere in mano la scuola con pugno di ferro ed i decreti che vanno in frantumi lo sottolineano in maniera eccellente. mi lascia perplesso però la resa degli stati d'animo, complice l'eccessiva frettolosità con cui vengono trattati, e quindi dello sceneggiatore, piuttosto che del regista. la cotta adolesxcenziale di Harry è ridotta all'osso, alla sola scena del bacetto e il discorso di Hermione (quando racconta quello che Cho potrebbe provare) è del tutto vano e fine a se stesso senza un'adeguata controprova scenica. invece da quella scena in avanti il capitolo-cho è chiuso! regia 6-7
la recitazione poi è divina: unica voce a meritarsi un voto che rasenta l'ottimo! i tre bambini prodigio dimostrano finalmente di non essere li per caso (RUpert Grint in verità lo ha dimostrato da subito...) e sfoderano una prova degna del loro personaggio! sugli altri mostri sacri,beh, le loro prove parlano da sole! d'altronde un film che riunisce insieme Himelda Stunton, Meggie Smith, Gary Oldman, Emma Tompson, Alan Rickman, Ralph Phinnes e Helena Bonam Carter per citare i più famosi non poteva non essere eccellente dal punto di vista recitativo. da segnalare la prova positiva della Stunton, dopo le perplessità che la sua scelta aveva suscitato dal punto di vista del Fisic du role e della giovane interprete di Luna Lovegood (applausi applausi). recitazione 9
quindi il giudizio complessivo (mettendo insieme sceneggiatura-regia-recitazione) è di 6 stiracchiato. purtroppo la sceneggiatura, a mio parere, per un film tratto da un'opera letteraria è una voce di giudizio primaria ed in caso di insufficienza grave come in questo caso la sufficienza non può essere alta, soprattutto se hai per le mani il libro che tocca, a mio avviso, il vertice letterario più alto della saga. per me ora la saga sta raggiungendo un punto clu ed è necessario uno scenaggiatore ed un regista che sappiano andare a fondo, toccando delle corde emotive ben precise, e non gente che "timbra il cartellino" sapendo che "comunque vada sarà un successo". è con sollievo che accolgo la notizia del ritorno di Steve Kloves alla sceneggiatura del prossimo episodio: pur con tutti i suoi difetti, il suo lavoro resta comunque più completo e aderente ai libri rispetto a quello del collega Goldenberg. La saga di Harry Potter ha urgentemente bisogno di qualche comprovato genio del genere fantastico, per invertire un pericoloso fenomeno ormai innescatosi da tempo, che sta riducendo il franchising a una mera macchina genera-soldi con cadenza annuale e sempre meno cuore.
così parlò Dementor ora mi insulterete tutti, già lo so...
Edited by L'Autorità - 15/7/2007, 23:47
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