| Innaanzitutto preciso, per chi non lo sapesse, che George Eliot è una femmina, anzi, era, dato che è una scrittrice dell'800. Si chiamava in realtà Mary Ann Evans e ha adottato uno pseudonimo maschile.
Middlemarch è il nome di una cittadina inglese, dove vive Dorothea Brooke e sua sorella Celia, orfane che vivono con il buon zio scapolo. Dorothea è una novella Santa Teresa, come l'autrice spiega nella prefazione, una ragazza profondamente religiosa e puritana che aspira ad avere una vita straordinaria, a sopportare eroicamente maritiri e pene, ad essere sopra alla normalità pettegola di Middelmarch. Non ha mezzi termini e spesso la sua indole fantasiosa la porta a non vedere ciò che invece è evidente. Celia, invece, è più razionale e diciamo che bilancia la sorella maggiore. Sir James Chettam vuole sposare Dorothea: è un giovane intelligente, bello e ricco, e la ama profondamente: Dorothea lo rifiuta e sposa Mr Casaubon, un vecchio brutto e pedante, noioso da morire per tutti eccetto che per lei, geloso (anche se la ama, ovviamente) e praticamente un letterato fallito, ricco però, almeno questo. Dorothea ha sbagliato, ma come si esce da un errore così grosso?
Ma non è l'unica storia del libro, ci sono più storie che si intrecciano a Middlemarch, quella di Lydgate, un medico fallito, e di altri peronaggi che devo ancora conoscere perché sono appena all'inizio. Lydgate e Dorothea hanno qualcosa in comune: vogliono cambiare il mondo, vogliono una giusta causa a cui dedicarsi completamente, vogliono un dovere da compiere. Lo troveranno?
Avete letto questo libro? Io lo devo leggere per un esame di letteratura inglese.
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