Harry Potter e gli anni a venire

Corsi e ricorsi storici, Una proposta avveniristica

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WIZ*74
view post Posted on 24/1/2007, 18:25




Molti storici sono concordi nel dichiarare che il regime fascista, durante il vent'ennio, ebbe sia lati negativi che positivi.
La cinematografia italiana godette degli ingenti investimenti del regime per la costruzione di Cinecittà ed anche di una discreta libertà concessa ai registi ed ai produttori, considerando che si trattava comunque di un regime dittatoriale.
Per contro, vennero promulgate illiberali leggi protezionistiche a favore del cinema italiano, che avevano lo scopo di limitare entro una piccola percentuale le pellicole estere proiettate in Italia. Ciò impediva agli italiani di confrontarsi con gli altri paesi e dava largo spazio di manovra alla diffusione incontrastata degli ideali fascisti.
Ebbene, incredibile a dirsi, dopo quasi ottanta anni da queste leggi, in parlamento è stato proposto un disegno di legge atto a limitare e regolamentare le pellicole estere in italia. In breve la proposta limiterebbe il cinema extra-comunitario a non più di un terzo di tutti i film proiettati, mentre la restante parte sarebbe per quello comunitario con una fetta minima per il cinema italiano non inferiore a 1/3 di tutti i film proiettati in Italia.
Una proposta "dal sapore nostalgico", sarebbe il caso di dire se non fosse che, a firmare tale disegno di legge sono stati i senatori di Rifondazione Comunista (fonte).
Che le cose in Italia fossero cambiate e che il prototipo classico di comunista (vedi Peppone) non fosse più applicabile, questo lo si sapeva ma che la sinistra italiana cercasse di vestirsi con la camicia nera, questo suona alquanto stano.
Cosa ne pensate?
 
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view post Posted on 25/1/2007, 12:53
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Sembra paradossale, ma a guardar bene non è poi tanto assurdo che la proposta venga da Rifondazione Comunista: si tratta dell'ennesima trovata antiamericana, poiché non è materialmente possibile che in Italia si girino tanti film quanti ne arrivano ogni anno dagli Stati Uniti, il risultato sarebbe che da noi molti film americani uscirebbero direttamente in dvd. Ma chi crede di dare un colpo alle major così è veramente un ingenuo: perché i kolossal come un Eragon o un Pirati dei Caraibi uscirebbero comunque nelle sale italiche, al più sarebbero i film a basso budget o gli indipendenti a venire penalizzati.
Ancora più assurdi sono i criteri che questo disegno di legge imporrebbe per qualificare un film come italiano: dovrebbero essere italiani il regista, il produttore, lo sceneggiatore, gli attori principali, il compositore della colonna sonora, il direttore della fotografia, lo scenografo... e inoltre la maggior parte delle scene dovrebbero essere girate, all'aperto o al chiuso, in Italia. Quindi, in base a questi criteri, non sarebbero qualificati come film italiani:
Il gattopardo (il protagonista era Burt Lancaster)
I film di Don Camillo (interpretati da Fernandel, attore francese)
I western di Sergio Leone (interpretati da Clin Eastwood e girati in buona parte in Spagna)
I film di Bud Spencer e Terence Hill (che sono rispettivamente napoletano e veneziano, ma i film erano girati negli USA)
Il Postino con Massimo Troisi (diretto dall'inglese Radford)
La tigre e la neve di Benigni
Tutti i film del turco Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro...)
Credo sia superfluo continuare.
 
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view post Posted on 25/1/2007, 14:31

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citando poi un caso recente, in base a questi criteri non avremmo mai visto il film di Gabriele Muccino.
ora, io sono assolutamente contrario ad ogni forma di protezionisamo, specie se esso viene applicato alla cultura (dato che il cinema è cultura) e non al tabacco assassino.
io dubito che un provvedimento così miope porterebbe benefcio al cinema in Italia. come dice giustamente Carlo, l'industria italiana non può reggere il passo degli stati uniti; ciò significherebbe che avremmo nei cinema molti meno film. infatti i film italiani non escono non già perchè lo spazio viene loro tolto dai film d'oltreoceano, ma perché il cinema italiano è in uno stato di profonda crisi. non esistono delle correnti registiche solide, nè, ahimè, una tradizione consolidata di attori (in Italia basta che fai vedere il culo o che esci dal grande fratello e subito ti propongono di girare un film) e le uniche luci in questo buio pesto sono portate da qualche regista di talento (come Muccino, la Comencini ed altri) o da qualche buon attore ,che però non hanno una grande scuola dietro di loro.
se mancasse il confronto col cinema straniero, poi, per me il cinema italiano ci perderebbe ancora di più in qualità (anche se peggio di così sembra difficile). insomma, con questa assurda proposta di legge, oltre a minare alle fondamenta la libertà, produrrà come effetto un cinema più vuoto e più brutto, con buona pace per le campagne (costate sacrifici e denaro) promosse dalle catene cinematografiche e i circuiti culturali italiani per sensibilizzare la gente ad andare al cinema. se infatti la maggior parte dei film usciranno direttamente in dvd (e magari subito economico, dato che non è stato pubblicizzato al cinema), cosa ci spingerebbe ad andare al cinema?
 
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view post Posted on 26/1/2007, 13:09
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Come dice mio padre: il cinema italiano è come le patate, il meglio sta sottoterra. -_- E in effetti, quando si vedono nelle sale film con Costantino e Daniele oppure con Paolo Bonolis ed Elena Santarelli... :goccia:
Una volta, negli anni '70, il cinema italiano produceva film di ogni genere, non solo commedie e film drammatici come adesso, ma anche gialli, polizieschi, horror (oggi è rimasto solo Argento, prima c'erano Fulci, Bava a tenergli testa), film d'avventura, persino di fantascienza (Carlo Rambaldi, prima di creare Alien ed E.T., ha lavorato per un mucchio di film dove purtroppo il budget era ridicolo). Certo, non tutti i film erano capolavori, c'erano anche Franco e Ciccio o Lino Banfi che arrivavano ad interpretare 10 film all'anno (che però incassavano), ma c'era più coraggio, più voglia di rischiare e più immaginazione. Così com'è il mercato italiano oggi, se passasse questo ddl, l'unica soluzione per avere più film italiani nelle sale sarebbe quella di proiettarvi le fiction tv. V'immaginate un gruppo d'amici che escono il sabato sera: "Cosa vediamo al cinema stasera, Eravamo solo mille oppure Distretto di polizia 15?". :nono:
 
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3 replies since 24/1/2007, 18:25   109 views
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