London chronicles, Phoenix, non rosicare

Come forse avrete letto in tag, i vostri Admin Lonnie e Cassie sono stati assenti per una settimana, durante la quale hanno visitato la meravigliosa capitale inglese, Londra. Questo topic servirà per raccontare l'esperienza, alla quale in origine avrebbe dovuto prender parte anche la brillante Moderatrice Phoenix Bellamy, cui il fato avverso ha impedito di prendere il volo insieme a noi (ironia della sorte, era stata proprio Phoenix a proporre la vacanza, nonché a individuare il volo low cost e l'albergo dove abbiamo soggiornato).
Dunque, per cominciare, martedì scorso io e Cassie siamo partiti per l'aeroporto di Orio al Serio (BG) dove abbiamo preso un volo Ryanair per Stansted, nei pressi della capitale britannica. Da notare che per entrambi era il primo aereo, quindi era comprensibile un po' di nervosismo, in particolare da parte del sottoscritto e della madre di Cassie come si riconosce una compagnia low cost? Da due elementi: i sedili a bordo sono più stretti di quelli di un pullman e ti danno una rivista da leggere che poi si riprendono prima dell'atterraggio almeno però devo riconoscere che le hostess erano carine
Rimarrà alla storia la mia frase al momento del decollo: "Cacchio, stiamo volando!"
Una volta atterrati in terra d'Albione (dopo un meritato applauso dei passeggeri al pilota), appena accesi i cellulari, giunge una lieta novella da parte di mia madre: la metropolitana di Londra è in sciopero
passo la palla a Cassandra per il racconto di come ce la siamo cavata senza metro...

Cassie, dove sei? Allora proseguo io: concordo con Phoenix, adesso anch'io adoro Londra, solo che i primi tempi bisognava fare i conti con le distanze e le grandezze di una metropoli. Tanto per iniziare, stavamo per perderci già all'aeroporto di Stansted una volta trovato il mezzo per raggiungere il centro di Londra (un pullman pieno d'italiani... non fosse per la guida a sinistra mi sembrava di stare a Milano più che a Londra), abbiamo dovuto fare i conti con lo sciopero della metro: come poi abbiamo scoperto il giorno successivo, arrivare in hotel in metro era una passeggiata, peccato che quel pomeriggio ci siamo dovuti arrivare con altri mezzi. Individuo l'autobus che passa per Mile End Road e faccio il biglietto. Una volta scesi, però, mi rendo conto che non avevo considerato una cosa: Mile End Road non è un vicolo, dalla fermata dell'autobuso dov'eravamo scesi fino al Queen Mary, che era la nostra destinazione, ci siamo fatti a piedi l'equivalente di tre fermate della metropolitana attraversando un suk di bancarelle indopakistane con i trolley, per poi scoprire che l'autobus da cui eravamo scesi mezzora prima faceva sosta anche davanti all'hotel in quel momento ho temuto che Cassie volesse appendere la mia testa su una picca
L'hotel comunque era un gran bel posto, dotato di cafeteria, negozietto, lavanderia e altri servizi utili. La prima sera non avevamo tanta voglia di passeggiare, capirete, per cui abbiamo cenato nel primo locale che ci siamo trovati davanti. E il giorno dopo, torre di Londra! E qui vorrei che fosse il boss a raccontare.

Un romanzo sul nostro viaggio a Londra? Davvero, non sono sicuro che siano accadute tante cose così straordinarie da essere raccontate in un romanzo. Magari una guida comica, che potrebbe iniziare con la mattina in cui a colazione qualcuno si è rovesciato addosso l'acqua bollente del tè (non c'è molto da ridere in effetti, sono quelle scene che se le vedi in un film magari ti sbellichi, poi quando capitano sul serio ridi col cavolo). Oppure con la guida turistica alla torre di Londra che mi ha dato del boia ubriaco (ed io mi sono affrettato a precisare che non bevo ).
Piuttosto, sarebbe utile creare una guida per turisti ed intitolarla: "Come districarsi tra le innumerevoli linee della metro a Londra", oppure "Come scambiare la House of Parliament per la Westminster Abbey e provare ad entrarci"