Non sono moltissimi i paesi nel mondo in cui i film in lingua straniera vengono doppiati. A parte casi estremi, ossia nazioni dov'è addirittura proibito proiettare film occidentali o dove leggi protezionistiche impongono ai cinema di proiettare per 2/3 film nazionali, nella maggior parte dei paesi asiatici, africani e sud-americani, i film in lingua straniera vengono proiettati con i sottotitoli. I paesi di lingua anglosassone hanno un mercato molto ridotto per i film stranieri, sono principalmente i paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Germania in testa) a favorire il doppiaggio.
Il doppiaggio nasce insieme al cinema sonoro: fino al 1927, per proiettare un film in un paese straniero, bastava tradurre le (poche) didascalie, dato che i film erano muti. Dopo la nascita del cinema sonoro le case di produzione americane assunsero migranti con un minimo di capacità recitative per doppiare i loro film nelle lingue europee più parlate. Alcuni attori americani invece doppiavano sè stessi anche in altre lingue. Stan Laurel ed Oliver Hardy, ad esempio, nei primi tempi doppiarono sè stessi in italiano, e per questo motivo in seguito i loro doppiatori italiani riprodussero quell'accento inglese che è diventato caratteristico dei due attori per il pubblico italiano.
In Italia però ben presto il regime fascista, anche allo scopo di censurare ed adattare i film stranieri, proibì il doppiaggio all'estero. Per doppiare i film americani, francesi, tedeschi, furono chiamati attori di teatro. E fu così che nacquero i migliori doppiatori del mondo.
Per lungo tempo, ai doppiatori fu negata ogni gloria: fino agli anni '80, i loro nomi non comparivano nemmeno nei titoli di coda dei film. Addirittura valse l'abitudine di doppiare gli stessi attori italiani che avevano inflessioni dialettali piuttosto forti o le cui voci erano ritenute inadeguate: per molti anni Claudia Cardinale fu doppiata da Solveig D'Assunta (la doppiatrice di Whoopi Goldberg), nel film Una domenica d'agosto, del 1947, un giovane Marcello Mastroianni è doppiato da Alberto Sordi. Bud Spencer e Terence Hill fino al 1994 furono doppiati, rispettivamente, da Glauco Onorato e Pino Locchi (Bud Spencer usò la sua vera voce solo nei tre film di Piedone e in Il soldato di ventura, dove infatti è possibile notare la sua forte inflessione partenopea). Negli anni '60 Totò divenne cieco e nei suoi ultimi film (Uccellacci e uccellini, Capriccio all'italiana, per esempio) fu doppiato da Carlo Croccolo.
Oggi per i doppiatori i tempi sono migliorati: vengono riconosciuti nei titoli dei film, esistono premi creati apposta per loro e numerosi siti internet che riconoscono il valore del loro lavoro. Il più aggiornato in assoluto in Italia è
il sito di Antonio Genna, dov'è possibile anche leggere una breve storia del doppiaggio italiano.
E voi? Vi siete mai chiesti il nome del doppiatore del vostro attore preferito? Vi è mai capitato di riconoscere una voce senza saperle dare un nome?