Inutile fuggire, tanto prima o poi tocca a tutti.
Ma che avete capito?
Prima o poi tocca a tutti ascoltare il tormentone estivo, quella canzone che non si sa come, non si sa perché, ad un certo punto dell'estate diviene celeberrima e la si sente ovunque. Vai a fare la spesa e la senti al supermercato, sei in pullman e la trasmette la radio, vai dall'oculista e la senti in sala d'aspetto... di solito sono motivetti dal ritornello ossessivo e ripetitivo, con un testo assolutamente banale se non addirittura privo di senso. Eppure diventano la canzone che contrassegna un'estate. Io appartengo alla generazione cresciuta con i Righeira (Vamos ala playa, L'estate sta finendo, No tengo dinero), ma con gli anni le cose non sono migliorate: ha ascoltato l'Un, dos, tres di Ricky Martin, gli 883, il Vamos a bailar di Paola & Chiara...
e ricordo pezzi ancora più atroci: ce n'era uno, forse era il 1998, aveva un ritmo che era un unz-unz continuo e il testo ripeteva ossessivamente "This is the music I like".
Nell'estate 2001 fu la volta di "Sole, cuore, amore"
poi arrivò Asereje (che secondo alcuni era un inno al demonio scritto sotto l'effetto della Novocaina
). E poi ci furono Chihuahua, Sono fuori dal tunnel, I bambini fanno oh...
E quest'anno? Quale motivetto tormenterà la nostra estate? Sarà l'Happy hour di Ligabue? Il Falla girare di Jovanotti (
preferisco il trapano del dentista!)? O qualche hit straniera? Ai postumi, l'ardua sentenza!