| Pioggia. Mi fa sentire stanca, spossata,come se fossi con un piede nella fossa. Non é il pensare all'ineluttabilità del destino umano, a quanto effimera possa essere la vita. E' il volerla negare questa vita,tuffarsi per qualche attimo in un oceano di nulla. Se solo potessi... Il mio malessere? Puro egoismo. La mia scarsa autostima, la ricerca di continue conferme da parte degli altri? Egocentrismo. E allora lasciami qui, a crogiolarmi nella mia infelicità. E' così semplice, no? Il tuo volermi salvare a tutti i costi mi sa tanto di un modo per sentirti il buon samaritano della situazione. Testardo, eh? Già, ma tu conosci i miei pochi pregi e i miei tanti difetti. Dici che pretendere la perfezione é superbo. Che non posso pormelo come obbiettivo, ma che devo imparare a convivere con ciò che c'é d'imperfetto in me, che fa della sottoscritta una persona unica. Sai che c'é? A parte che secondo me é una vera e propria contraddizione, perché questi difetti non fanno che rendermi una persona mediocre, un'ombra nella folla, una persona come tante altre. Staordinaria, come ami dire tu. Ma non chiedo certo di essere superiore agli altri, di essere migliore di coloro che mi stanno vicino. Vorrei solo avere del talento. Essere in grado di vivere del mio sogno. Neppure quello.
La tua mano disappanna il vetro, consentendomi di guardare fuori. E sebbene il tempo continui a fare schifo(e metereopatica come sono, il mio umore resta nero), la vita che osservo attraverso il vetro contagia anche me, rendendomi un po' più partecipe dell'esistenza altrui. E riscaldandomi così il cuore. Le tue dita affusolate si perdono tra le mie ciocche corvine, quello strano anello che ami tanto portare all'anulare della mano destra si impiglia e mentre asciughi le mie lacrime tenti goffamente di liberarti senza farmi del male. I tuoi occhi azzurri mi fissano. Preoccupati? No, direi. Inteneriti. Ed é una sensazione che adoro. Incredibile che dove tante parole falliscono una semplice occhiata sortisca il suo effetto. Adoro come tu riesca a farmi sentire una piccola principessa, in pace con me stessa e con il mondo solo con uno sguardo. Intenerito, per l'appunto. Ed orgoglioso. Orgoglioso di aver 'contribuito attivamente' alla presenza di cotanto splendore sulla faccia della terra. Sei un po' di parte, questo bisogna ammetterlo. Ma chi sono io per mettere in dubbio le tue parole?
Tua figlia. Ti sembra poco, eh?
Difficile dire se domani non sarò di nuovo nel baratro della depressione. Ad ogni modo avrò qualcuno a cui aggrapparmi. E forse, piano piano imparerò a camminare con le mie gambe.
Bah...Comunque, seghe mentali a parte: grazie. Grazie di non avermi già mandato a quel paese. Grazie di credere sempre in me, quando io sono la prima a darmi contro. Grazie di essermi amico, prima ancora che padre. Grazie.
"I love you, Dad."
"Love ya Phoenix."
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