Harry Potter e gli anni a venire

Tanti auguri, Batman!, 70 anni a scorrazzare per i tetti di Gotham City

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/5/2009, 15:15
Avatar

Sopravvissuto all'Abisso

Group:
Corvonero
Posts:
22,326
Location:
Convento dei Carmelitani sazi

Status:


Esattamente 70 anni fa, nel maggio del 1939, faceva il suo debutto sulle pagine del numero 27 della serie mensile Detective comics, in una breve storia di appena 6 pagine, un personaggio destinato a rimanere impresso nell'immaginario collettivo: Batman, l'uomo pipistrello. Il Batman degli esordi era molto differente dal personaggio odierno, nei modi più che nel costume: un detective mascherato, un giustiziere solitario e violento, che girava armato di pistola e non esitava a togliere di mezzo i criminali in modo definitivo (nella prima storia, Il caso del sindacato chimico, scaraventa il colpevole con un pugno in una cisterna d'acido). Batman, anzi the Bat-man, ebbe da subito successo e divenne una presenza fissa del mensile a fumetti dedicato alle avventure di detective privati. La casa editrice National (in seguito DC comics) però chiese agli autori, Bob Kane e Bill Finger, di mitigare la violenza. In pochi mesi Batman non fu più un giustiziere violento, e nemmeno solitario: nel numero 38 di Detective comics, del 1940, fece il suo esordio il personaggio di Robin, il ragazzo meraviglia, giovanissimo acrobata che aveva visto morire i suoi genitori a causa di una fune del trapezio tagliata. Il dinamico duo da allora divenne popolarissimo: nello stesso 1940 Batman ebbe la sua prima serie personale e sul primo numero, in due storie diverse, comparvero due avversari destinati a rimanere, il Joker e Catwoman.
Negli anni successivi, con l'entrata degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, Batman e Robin si trovarono sempre più spesso a sventare invasioni naziste e piani di folli scienziati giapponesi. A guerra finita, le avventure del supereroe più umano e della sua giovane spalla avevano ormai un taglio decisamente fanciullesco, con criminali dai costumi sgargianti che annunciavano i loro crimini e utilizzavano contro il dinamico duo oggetti giganteschi (monete giganti, lampadine giganti, pinguini giganti riempivano le pagine di Batman tra gli anni '50 e '60). A Robin poi si erano aggiunti altri personaggi: Batwoman, Batgirl e persino Ace, il bat-segugio. Intanto il personaggio era uscito dai confini della carta stampata: già negli anni '40 aveva fatto il suo debutto sul grande schermo, ma il successo arrivò con il telefilm del 1966-68 (da cui fu tratto anche un film). La serie, tristemente famosa per le sue atmosfere camp, per lo stile fumettistico (i Pow, Biff, Sock sullo schermo durante le scazzottate) e le frequenti guest star (tra cui la stella dell'horror britannico Vincent Price), seguiva fedelmente quelle che erano le atmosfere del fumetto dell'epoca.
Nel 1969 ci fu poi una svolta epocale: Robin lasciò Batman per andare al college e le avventure del personaggio presero un tono più adulto. Scomparvero i nemici multicolore, e quelli che rimasero da buffoni divennero maniaci omicidi. Sempre più spesso Batman aveva a che fare con minacce urbane: gangster, trafficanti di droga, criminali internazionali, politici corrotti. Il tutto venne mitigato nei primi anni '80, con l'entrata in scena del secondo Robin.
Poi giunse Frank Miller, che tra il 1986 e il 1987 con Il ritorno del cavaliere oscuro e Batman: anno uno riscrisse le origini del personaggio e plasmò nuovamente la figura del giustiziere (quasi) solitario, mai assassino ma dai metodi spicci.
Nel 1988, la DC lanciò un'iniziativa senza precedenti: nel numero 427 di Batman Robin rimaneva intrappolato in un capanno che esplodeva. Ai lettori venne chiesto di telefonare e rispondere ad un sondaggio: volete che Robin muoia o sopravviva? Inaspettatamente, la maggioranza dei lettori decretò la morte del ragazzo meraviglia, e così fu.
Negli anni successivi, il successo di Batman trascese nuovamente dalla carta stampata per diffondersi sul grande e piccolo schermo: i film di Tim Burton, la serie animata Warner Bros, i film di Schumacher e poi, dopo il flop di Batman & Robin, la rinascita per mano del regista Christopher Nolan.
Nel frattempo, nei comics, il personaggio viveva avventure sempre più mirabolanti: nel 1990 ci fu l'esordio del terzo Robin, nel 1993, nella saga Knightfall, un supercriminale di nome Bane spezzava la schiena di Batman. Il manto del pipistrello veniva allora ereditato da un discepolo di Bruce Wayne, tale Jean-Paul Valley, che per l'occasione rimodernava il costume di Batman (Batman 500). Dopo circa un anno, Bruce Wayne si ristabiliva e ritornava ad indossare il costume originale del pipistrello. Nel 1996 Gotham City venne sconvolta da un'epidemia, nel 1998 fu devastata da un terremoto; nel 2002 Bruce Wayne finì in galera con l'accusa d'omicidio. Nel frattempo, scrittori e artisti del calibro di Alan Moore, Greg Rucka, Jeph Loeb, Mike Mignola, Matt Wagner, Todd McFarlane e Jim Lee lavoravano sugli albi dell'uomo pipistrello.
Ed oggi, dopo 70 anni, Batman è ancora sulla cresta dell'onda, sebbene nell'ultima saga appena terminata negli USA, Batman R.I.P., il nostro eroe sembra defunto nell'esplosione di un elicottero. Ma siamo certi che non passerà molto tempo prima che l'ombra del pipistrello torni ad incombere su tutti i malfattori di Gotham City.
 
Top
0 replies since 30/5/2009, 15:15   61 views
  Share