Allora, le puntate di ieri:
Utica e
Trionfo:
Nella prima assistiamo al suicidio di Catone l'Uticense. Non so voi, ma io ricordo d'aver tradotto qualche versione sull'episodio e non mi pare che Catone si fosse suicidato seduto su un vaso da notte.
Morto lui e morto anche Scipione, la guerra civile è terminata e Cesare torna a Roma. Assistiamo poi ad una serie di beghe tra Azia e Servilia, sempre più pesanti: Servilia spinge Ottavia ad andare a letto col fratello Ottaviano
pur di carpirgli l'informazione sulla malattia di Cesare. Lui ci sta pure, ma poi non rivela il segreto. E quando Azia scopre l'incesto, s'incavola e fa in modo che i suoi uomini oltraggino Servilia in pubblico. Ma sono sicuro che la cosa non finirà così: adesso Ottavia sa che è stata sua madre a far uccidere suo marito. Inoltre Servilia ha preso in casa Quinto, il figlio di Pompeo, e Cassio, con l'intenzione di spingere Bruto a tradire Cesare...
Nel frattempo, Tito Pullo s'innamora della sua schiava (che finalmente sentiamo parlare) e Lucio Voreno viene designato da Cesare come magistrato dell'Aventino. Fa piacere notare che le campagne elettorali di allora non erano poi tanto diverse da quelle attuali.
Però mi ha colpito molto la reazione furibonda di Pullo quando, dopo aver liberato Irene, scopre che lei ha già una relazione con uno schiavo di Voreno e, in preda all'ira, lo uccide. Quest'uomo è sempre più un animale. Ma anche Voreno: alla fine, dopo tanto parlare, si sta svendendo anche lui al tiranno per qualche sesterzio.