Marzo 2009, Cronache di un raduno annunciato

Comincio io, ma invito anche gli altri che han partecipato a questa due giorni milanese a dare il loro contributo, anche perché il sottoscritto ha la leggera tendenza ad ingigantire un po' i fatti (vi ho mai raccontato di quella volta che ho pescato una trota lunga tre metri e mezzo? ).
Sabato: io, la nostra Admin Cassandra e Phoenix, la Mod risorta dalle proprie ceneri (e non nel senso che ha smesso di fumare ) veniamo svegliati alle 6 (miii! le 6! ) dalla Serpeverde genitrice. Ci attende la visione dell'Ultima Cena (mai fatto prima colazione e ultima cena a distanza così ravvicinata ). Se il mattino ha l'oro in bocca, probabilmente ha anche il prosciutto sugli occhi, perché dapprima Phoenix dimentica il cellulare, poi noi allegramente saliamo sulla metropolitana... nella direzione sbagliata fortuna che ce ne accorgiamo dopo una sola fermata.
Comunque sia, grazie ad un'illuminazione dall'alto, riusciamo a raggiungere il Cenacolo, della cui vista possiamo deliziarci per ben 15 minuti in compagnia di una mezza dozzina di giapponesi (sudditi di Aki/Cursed Soul/Phoenix Bellamy, of course ). E dopo l'Ultima Cena... la seconda colazione, questo mi pare ovvio
Rientriamo nella Serpeverde magione, dove purtroppo la nostra potente ma cagionevole Admin si rende conto di sentirsi poco bene (un leggero attacco di encefalopatia spongiforme bovina, ma nulla che non si possa curare con un buon tè e qualche ora a letto per nostra fortuna). Perciò, a malincuore, io e Phoenix ripartiamo per la capitale mondiale della nebbia, dove incontreremo il duo Tom e Jerry... pardon, e Dem
Ai postumi il resto del racconto...

E il vostro Carlo Magno riprende la palla: il giorno dopo ci attende il clou del raduno, ossia la fiera. Colpiti da time lag (la versione cronologica del jet lag, colpisce coloro che viaggiano nel tempo oppure, come nel nostro caso, che si ritrovano a dormire un'ora in meno a causa dell'ora legale ), ci ridestiamo e, dopo che io la donna in viola abbiamo fatto una doccia (separatamente, cosa mai andate a pensare? ), si parte nuovamente per Milano sotto una pioggia scrosciante, battente e, se permettete, anche un po' rompiballe Lungo il viaggio mi aggiorno sullo status di alcuni invitati al raduno: l'ormai da tempo dispersa Raylin/Chiara mi annuncia di non poter venire causa mal di gola ma vengo aggiornato dal mio vecchio amico PP (sta per Pierpaolo) e da Elisa e il suo ragazzo sulla loro presenza.
Scesi dalla metro, c'incamminiamo ancora sotto la pioggia e dopo un paio di centinaia di metri scopriamo che la fiera non è negli stessi padiglioni degli anni passati camminiamo ancora, e ancora, seguendo la folla (e col terrore che quello davanti a tutti in realtà stesse solo cercando un bar col gabinetto ). Il sottoscritto ad un certo punto s'infila in una struttura edile con scale non meglio identificata, dove però non c'era la fiera Alla fine, raggiungiamo il padiglione giusto, dove la folla viene fatta entrare a scaglioni: in fondo alle scale, ci sono un paio di macisti che, al semplice grido di "Stop!" sono in grado d'arrestare il passo di centinaia di presenti
Giungiamo infine alla cassa, e quindi alle scale mobili e da lì abbiamo accesso al regno favoloso e incantato del Cartoomics
avanti col racconto...

Visto che nessuno prosegue, vado avanti io (ehi, ragazze, ci siete? siete connesse? fate un fischio!): innanzitutto io avevo intenzione di partecipare al torneo di Wizards of Mickey, che però iniziava alle 11 (ed ho varcato la soglia d'ingresso alle 12:15 ). Contavo sul fatto che, come l'anno scorso, l'ampia affluenza avrebbe ritardato l'inizio, ma invece quando raggiungo lo stand del torno scopro che hanno già iniziato a giocare da un pezzo non solo: i concorrenti in tutto sono soltanto 18, e l'arbitro accetta la mia iscrizione, ma mi spiega che, visto il ritardo, ho già perso le prime due partite a tavolino alla fine, con un pareggio ed una sconfitta uscirò ignominiosamente elminato dal torneo.
Più avanti, raccogliamo alcuni miei amici che avevo invitato: Pierpaolo, ebolitano che lavora a Lecco, ed Elisa col fidanzato Vittorio, ligure studentessa in quel di Torino. Il momento dell'incontro resterà negli annali: il boss e l'imperatrice del Giappone fanno la loro apparizione uscendo... dalla toilette e stringendo la mano ai miei amici (spero si fossero lavate le mani entrambe ).
Forza, avanti, voglio leggere anche qualche commento femminile