| Mostra d' Arte cinematografica di Venezia 2005. La giuria ha premiato il politicamente corretto, non il politicamente utile: i due ruvidi cowboys gay battono l'impegno civile di un giornalista, la vita solitaria e volontariamente asociale batte la stampa coraggiosa. Pare sia ormai un ricordo la vecchia frase, di una vecchia canzone: "... La Libertà è partecipazione". La Giuria: Dante Ferretti ( presidente); Amos Gitai; Claire Danis; Acheng; Emiliana Torrini; Edgar Reitz; Christine Vachon.
VENEZIA (Reuters) - E' andato a "Brokeback Mountain", film del regista Ang Lee, nato a Taiwan e statunitense d'adozione, storia insolita di un amore omosessuale fra due cow boys, il Leone d'Oro per il miglior film al termine della 62a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
La giuria, presieduta dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, ha assegnato anche ad Abel Ferrara, americano da tempo residente in Italia, il Gran Premio della Giuria per "Mary", intreccio di drammatiche crisi esistenziali e religiose, realizzato con una coproduzione italiana.
Il francese Philippe Garrel, con "Les amants réguliers", storia di passione amorosa poco dopo il '68, ha invece conquistato il Leone d'Argento.
La Coppa Volpi di migliore interprete è andata invece a David Strathairn, protagonista di "Goodnight, and Good Luck" di George Clooney, coraggiosa denuncia giornalistica dell'epoca del maccarthismo - film dato per favorito alla vigilia per il Leone d'Oro, che si è dovuto accontentare della Osella per la migliore sceneggiatura.
Coppa Volpi anche a Giovanna Mezzogiorno, migliore interprete femminile, protagonista di "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini, drammatica vicenda incentrata su una storia di abusi.
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