Segnalazioni, Il nostro"GuidaTV"

Philadelphia è un film stupendo, io l'ho visto due volte credo, l'Oscar di Tom Hanks è più che meritato per quel film. Ieri era la giornata mondiale dell'AIDS, io credo d'averla celebrata a dovere: poiché martedì mi sono visto un paio di film, avevo registrato la prima parte di Angels in America, ieri l'ho vista nel pomeriggio e poi in serata ho visto anche la seconda (oogi c'è la terza ed ultima). E in verità, se la prima mi è piaciuta molto, la seconda mi ha lasciato davvero perplesso. Chiarisco: non mi hanno sconvolto i baci omosessuali, anzi in quello il film ha una sensibilità speciale, nel mostrare i sentimenti dei protagonisti. Ma la scena dell'apparizione dell'angelo Emma Thompson era praticamente blasfema! Non vorrei scendere in dettagli scabrosi, ma io non credo che l'apparizione di un angelo provochi certe reazioni...

La storia dei coniugi Rosemberg è realmente avvenuta. La parte dell'avvocato Al Pacino morente è forse la migliore del film, però alla fine Ethel mostra di perdonarlo, recitando per lui la preghiera di ringraziamento. C'è anche dell'ironia in tutto ciò: dopo aver fatto del male per tutta la vita, dopo la sua morte i farmaci che l'infermiere Belize trafuga dal suo frigo potranno aiutare altri malati a vivere più a lungo.
Non era male, anzi per me Angels in America è migliore di molti film strappalacrime, però c'è dell'ironia in momenti magari inappropriati che stride con la drammaticità di altre scene. L'angelo Emma Thompson, in particolare, stona molto con l'insieme. Molto belle le scene delle visioni di Harper, specie quella in cui incontra Pryor; bellissima anche la scena in cui Pryor va in Paradiso. Hai notato che uno dei due antenati di Pryor, quello morto di peste, è Michael Gambon?
Una domanda: ci sarebbe molto da ridire sulla conclusione finale (se Dio ritorna, denunciatelo per abbandono), ma la mia prima obiezione è: chi può giudicare Dio?

Non credo che avremo mai modo di commettere gli stessi errori di Dio... (ma non dovrebbe essere infallibile?).
Dopo la visione di AiA, come faccio quando mi piace molto un film, ho spulciato un po' in rete e ho scoperto che il film-tv è tratto da una piéce teatrale di successo, e che l'unico attore che ha recitato sia a teatro che in tv è Jeffrey Wright, che interpretava l'infermiere Belize (e anche, io non l'avevo riconosciuto, Mister Bugia, il frutto delle allucinazioni di Harper).

Il marito di Harper lo si vede salutare la madre/Meryl Strep che intona cori mormoni in mezzo alla strada. Non c'è nell'epilogo ambientato nel 1990, ma penso che abbia continuato a fare il suo lavoro, magari un po' più disilluso di prima. In effetti, non sappiamo come vivrà la sua omosessualità d'ora in poi, forse hanno voluto lasciarlo un po' in disparte come personaggio non troppo esemplare. Il succo di questa storia è che tutti vivono esperienze che li portano a cambiare il loro modo di pensare o di vivere, dato che anche una donna di sani principi morali e religiosi può diventare amica di tre gay (dopo aver accettato l'omosessualità del figlio). Mi è piaciuta questa serie perché è anche un inno alla tolleranza.
Vi segnalo, e scusate se è un film, sabato sera alle 21 Il gigante di ferro. E' secondo me uno dei migliori film d'animazione degli anni '90 per quel che riguarda la storia. Purtroppo è stato molto snobbato dal pubblico.

Anche mia madre si è commossa guardandolo. Io invece no, chissà perché, eppure se c'è uno che si commuove facilmene quello sono io (persino per il film dei Pokémon ). Forse non riesco ad intristirmi al pensiero di un bambino robot, o forse è l'insoddisfazione all'idea di cosa poteva essere quel film se l'avesse diretto Kubrick?

Sabato 1 gennaio, alle 21, su Rai3, il film documentario Il popolo migratore, sui voli che gli uccelli compiono da nord a sud quando arriva l'inverno.