WIZ*74 |
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| La beffa per il cd è che pur essendo, in questo momento, di gran lunga il supporto migliore è capitato in un'epoca nella quale tutte le industrie di tecnologia sviluppano continuamente nuovi sistemi pur di conquistare il mercato. Il disco in vinile (inventato nel 1885) ha conquistato il mercato nei primi del novecento e per altri settant'anni ha campato di rendita; certo nel corso degli anni gli sono state apportate delle migliorie, ma l'idea di partenza era sempre la stessa. La musicassetta (nata nel 1965) si impose soltanto sul finire degli anni 70, quando la Sony lanciò sul mercato il walkman (1979); gli anni ottanta decreterono il suo successo. Questi due supporti avevano diverse caratteristiche negative che ne avrebbero decretato l'estinzione immediata in un'epoca di incalzante ricerca tecnologica: i dischi erano ingombranti e avevano una qualità di riproduzione che solo nell'ultimo periodo raggiunse discreti livelli. Le musicassette avevano sempre il fruscio di sottofondo, non c'era modo di selezionare una canzone in particolare in tempi brevi e con il tempo e con l'uso il nastro magnetico perdeva sensibilmente qualità. Il cd ha dimensioni ridotte, ha un costo ridicolo, si possono selezionare le canzoni agovolmente, è utilizzabile ottimamente come supporto per dati, ha una qualità del suono ottima e duratura nel tempo, è possibile ascoltarlo su sistemi di riproduzione di ogni dimensione a costi molto accessibili, può fungere da supporto per file mp3. Tutto faceva supporre che il cd avrebbe avuto una vita incredibilmente lunga, ma l'inarrestabile corsa della ricerca industriale per creare nuovi profitti, fa prospettare tempi difficilissimi per questo supporto, per molti versi perfetto.
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