| Renzo e Lucia : Grazie Archibugi. di Cassandra Phoenix Nova
La scuola italiana ha il pessimo difetto di stravolgere i capolavori letterari, per adeguarli alle mere regole della sintassi e della mente dei canuti educatori, ma finalmente, una luce ha rischiarato le tenebre che avvolgevano il più famoso romanzo italiano di tutti i tempi : "I promessi sposi", o nella sua prima stesura : "Fermo e Lucia". Come ho potuto dimenticare i turbamenti ormonali della giovine protagonista femminile, che nella filanda e fuori da essa ( nella sua spericolata vita sociale), veniva corteggiata da Don Rodrigo, il signorotto locale, che esercitava su di lei una forte attrazione ? Perché nella mia mente codesto Don Rodrigo era divenuto un arrogante, presuntuoso e viscido emblema del potere, quando era un uomo prestante nel fisico, nel pieno della virilità, vestito da Giorgio Armani ( ah... Quanto lessi la descrizione del chiodo del 1600, in cui mancava solo la moto ?), perfido, eppure appassionato e tormentato innamorato di Lucia, capace di dirle che non avrebbe incubi al suo fianco, che vede nella fanciulla la pace, la quiete e l' amore a cui ambisce, perché gli era morta la madre, da piccino. Sì, avevo dimenticato il fascino di Don Rodrigo, e le parole teneramente crudeli, che rivolge a Lucia, durante i loro numerosi incontri ! Perché, professori italici, perché ? Come era errata nella mia mia mente l' immagine di Lucia Mondella, ragazza dalla tempra contadina, pia, taciturna e pudica ! Ecco, la vera Lucia : un perfetto accento bergamasco ( lei che è di Lecco, trovata ingeniosa !) a sottolineare la singolare confidenza con il genere maschile, strano che a scuola, la sua incursione notturna a casa di Renzo fosse stata omessa, e così il dialogo con Don Rodrigo, con la dolce Lucia sulle sue ginocchia, a parlare tranquilla, mentre l'altro smaniava, e la sua preghiera di non far strage nelle terre ove vivevano i genitori di Cecilia ( e io che pensavo vivesse altrove...). L'ho seguita mentre salutava i Monti in silenzio mentale ( cosa che le riesce bene), per poi finire dalla ben nota monaca, a cui farà da ruffiana. Eh... Sì... La nostra Gertrude non si limitava alla famosa ciocca di capelli, ma vestiva ( e svestiva) come meglio le pareva, tenendosi pure una bambina, presumo la figlia, con sé ( e io che la ritenevo solita all' infanticidio). E Renzo ? Il nostro simpatico e semplice giovanotto, che si evolve in una mente brillante da far invidia a Da Vinci ? Memorabile la scena in cui pianta un coltello nel letto di Don Fantozzi... Oops... Abbondio ! E la seconda, con Don Rodrigo, che ordina ai Bravi di salvarlo dalla folla che lo credeva un "Untore" ! Agnese, chi aveva reso la sua solare ingenuità, il suo essere così bonaria e priva di nerbo, innanzi alla indaffarata Lucia, che si divideva fra il palazzo di Don Rodrigo e la casa di Renzo ? Nessuno. Torniamo all' Innominato, uomo solo e tormentato, che indossava pure lui il chiodo del 1600 ( era la moda), che parlava alle statue, conversava amichevolmente con la cara Lucia, appena intimorita, per il rapimento e una sorte certa... Chi lo ricordava così ? E il tentato stupro, di un disperato Don Rodrigo, ormai perso nella sua ossessione per Lucia, suo unico pensiero ? E la conversione dell' Innominato ? Mai così affollata ! Ottima la scelta dei protagonisti, la dolce Lucia, impersonata da un manichino mal riuscito e doppiata da un muratore di Bergamo ( idea sublime, alla Bergman...), a un Renzo raffinato, alto e snello, appena uscito dalle sfilate di Dolce e Gabbana, a un Don Rodrigo pronto per il calendario 2004. E la Sandrelli ? Sublime, le mancava la recitazione. Grazie, Archibugi, per il montaggio da "Incantesimo 4", per la Morante inquadrata sempre in primo piano, perché ci vuole una bella donna, grazie, per aver reso Frà Cristoforo una comparsa, i Bravi dei nazisti del 1600, grazie per Lucia che mostra il seno allo specchio, grazie per quella mano pietosa che spesso si poggia sulla bocca della protagonista, sogno di noi spettatori, folgorati da tale, fulgido, capolavoro.
Edited by Cassandra Phoenix Nova - 16/1/2004, 13:29
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