il fatto è che spesso i serial killer sono eterosessuali con dei gravi traumi a livello sessuale (come, probabilmente, li aveva sickert) e, x questo, odiano le donne, che rappresentano ciò che non possono avere: la soddisfazione sessuale... soddisfazione che, essendo eterosessuali, non potevano certo trovare con pugile professionista!
(NB: con questo non voglio dire che non esistano serial killer omosessuali, ma solo che, finora, a parte i pedofili, che sono un genere a parte, la maggior parte dei serial killer conosciuti sono etero!)
x quanto riguarda lo status sociale delle vittime, lo squartatore non poteva certo mettersi ad uccidere donne dell'alta borghesia o di nobili natali:
1. non le avrebbe mai trovate in giro di notte, da sole, in luoghi bui e malfamati, dove i pochi passanti, spesso criminali, si facevano gli affari propri... le signore frequentavano feste, ricevimenti e rappresentazioni teatrali che, si, finivano spesso all'alba, ma erano situati in quartieri rinomati, e se ne tornavano a casa loro in carrozza, accompagnate da mariti/padri/fratelli... in poche parole, anche odiando tutte le donne, era possibile x lui uccidere solo le prostitute dei quartieri poveri, cioè quelle che la società quasi gli offriva su un piatto d'argento.
2. anche ammettendo che potesse riuscire ad uccidere una nobildonna, non era conveniente x lui: un conto erano le prostitute di whitechapel, povere peccatrici alcolizzate che nessuno avrebbe mai rimpianto (c'era chi, addirittura, ringraziava lo squartatore x il suo lavoro "purificatore"), altro canto sarebbe stata una donna ricca e di buona famiglia... la polizia avrebbe intensificato tantissimo le indagini, fin forse a scovarlo, e le altre signore avrebbero potuto nascondersi e farsi proteggere ben meglio dele prostitute ubriache, alla disperata ricerca di denaro x sfamarsi e dormire... in ogni caso, il lavoro dello squartatore sarebbe stato ben + complicato, e non avrebbe potuto agire come e quando voleva lui!
Edited by *Aly* - 7/2/2005, 23:35