Noi consigliamo e recensiamo..., nuovo Cinema Paradiso

beh le emozioni non circolano a scatola chiusa, altrimenti non sarebbero emozioni... magari rivedendolo proverai qualcosa di diverso.
io invece ero al contrario molto coinvolto, soprattutto perché quella dannata strega era moolto antipatica e soprattuttto inquietante: sembrava una deliziosa mammina ma poi si trasformava in un tiranno

evidentemente il film ha guadagnato, dato che, come potete legere qui, il Principe Caspian è già in lavorazione.

sti cavoli

è ora di rivitalizzare questo topic.
nelle squallide cavolate che ammorbano il cinema estivo, ieri sono andato a vedere l'unico film che vale la pena vedere tra quelli usciti questo week end: parlo di Il colore del Crinine, con Samiel L. Jackson.

la trama in due parole: Jackson è un poliziotto di colore di stanza ad harlem, un quartiere nero di Los Angeles. tutti li chiamano Papà Lorenzo (il cognome viene detto 2 volte in tutto il film) e lo venerano come un'autorità; Lorenzo ha il compito di mediare tra l'intollerante e razzista polizia bianca e gli abitanti del quartiere per evitare che la polveriera esplode. in pratica lui risolve tutti i problemi del quartiere prima che arrivino gli altri poliziotti.
un giorno una signora bianca un po' spaesata (una superba Julien Moore) denuncia il rapimento di suo filgio di 4 anni per mano di, udite udite, un ragazzo di colore. ovviamente scoppia il finimondo: Lorenzo non riesce a bloccare l'iniziativa della polizia ordinaria che, guidata dal fratello della donna, pure lui poliziotto, cinge letteralmente d'assedio il quartiere per trovare il bambino rapito. ovviamente scoppia furibondo lo scontro razziale, che cercava solo un pretesto per avvampare la cieca violenza. Lorenzo non crede alla versione della donna e la situazione degenererà sempre di più in un'inquietante escalation.

molto sono i temi che questo film, per me ottimo, affronta: in primis, lo scontro razziale, problema spinoso dell'america multiculturale. si vede come le due forze siano in perenne tensione tra di loro e non ci sia un colpevole definito, bensì entrambe continuano a provocarsi per far reagire l'avversario ed avere il pretesto per iniziare la violenza. l'episodio della donna che accusa un nero è solo la punta dell'iceberg.
di partocolare rilevanza è anche il tema dei bambini scomparsi. in America ne scompaiono moltissimi ogni anno ed esistono tante associazioni che si occupano di cercarli, dando una amno alla polizia. nel film si conosce da vicino una di queste associazioni: molto toccante la scena in cui la Moore va con le operatrici di una di queste alla ricerca di suo figlio.
altro tema è l'amore genitoriale ed i suoi eccessi: il film presenta una Julien Moore un pochetto spaesata, la cui realzione con il figlio non era normale, bensì in pratica lei aveva fatto un figlio per se stessa, proiettando su esso non solo la figura di un figlio, ma anche quella di un genitore o di un uomo. in pratica lei subiva questo rapporto: suo figlio era tutto: un marito, un genitore, e la scoperta dell'amara verità sarà per lei sconvolgente.

insomma: un bel film! andate a vederlo!