Oh, scusate, siete voi? Dunque, ieri sera al cinema ho visto
The new world-Il nuovo mondo, di Terrence Malick (regista di La sottile linea rossa, e già questo avrebbe dovuto mettermi in guardia
), film a cui assegno la palma d'oro della sonnolenza.
La trama in breve: nel 1607 navi inglesi sbarcano su quella che sarà poi nominata Virginia e i coloni sbarcati a terra fondano l'insediamento di Jamestown. Ma i rapporti con i locali non sono proprio idilliaci: il capitano John Smith (Colin Farrell), mandato come ambasciatore, verrebbe ucciso se non intercedesse per lui, a salvargli la vita, la giovane figlia del capo. Tra i due nascerà l'amore, ma tra i loro popoli sarà guerra.
La morale del film è che gli europei, giungendo nel continente americano, vi trovarono il Paradiso, ma lo contaminarono in modo irreparabile. Ma a parte il messagio, il film èdi una lentezza allucinante, La sottile linea rossa al confronto è un cocktail adrenalinico. Lunghi, interminabili paesaggi, tanto che più che un film saembra un documentario del National Geographic, scene d'amore prive di dialoghi, primi piani insistenti dei due protagonisti e lunghi monologhi interiori del capitano Smith/Colin Farrell, Pocahontas/Q'Orianka Kilcher e di John Rolfe/Christian Bale. Da questo film si esce con un forte bisogno di caffè.
