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| Purtroppo no, non fu fatta nessuna foto sulla scena, almeno i miei non ne fecero, visto che poi comprarono la videoregistrazione della recita. Qualche aneddoto: i costumi furono cuciti da una sarta su indicazioni della maestra di disegno, la quale non aveva mai letto Tolkien, visto che il primo costume che disegnò per Gandalf era come quello di Mago Merlino (tunica blu e cappello a cono con mezzelune e stelle d'oro per decorazione). Poi la maestra di teatro le indicò come doveva essere il costume, una tunica bianca con sopra un mantello grigio col cappuccio (niente cappello). Comodissimo da indossare, il meglio era che non dovevo spogliarmi per metterlo, sotto tenevo i jeans e la camicia. Cosa fondamentale visto che non avevamo camerini: maschi e femmine dovevano cambiarsi tutti assieme dietro le quinte. In teoria avrei dovuto avere anche bastone e barba finta, ma quelli che preparò mia madre (una scopa di plastica coperta di scotch per i pacchi e una spugna per i piatti) non piacquero alla maestra, così fui un Gandalf sbarbato e dal passo sicuro. Arwen la sera della prima si dimenticò a casa le scarpe del costume e, non potendo recitare con scarpe del 20° secolo, interpretò la parte a piedi nudi.
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