Harry Potter e gli anni a venire

Il topic delle buone notizie, e ogni tanto pure ci vogliono!

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view post Posted on 14/6/2011, 13:53
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Sopravvissuto all'Abisso

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Vittoria dei sì ai referendum
:ketesta: :smakkotti: :clap: :esulta: :palloncini: :bello2dx5.gif: :angel:
Per la prima volta dal 1995, una consultazione referendaria ha raggiunto e superato il quorum necessario per essere considerata valida. E così, i 4 quesiti su acqua, nucleare e legittimo impedimento avranno l'effetto d'abrogare le rispettive leggi. Niente privatizzazione dei servizi pubblici, niente costruzione di nuove centrali nucleari e niente legittimo impedimento per il premier ed i ministri :sghignazz:
Festeggiamo perché è anche grazie a noi, popolo di internet, frequentatori di Facebook ed altri social network, se le notizie sui referendum sono circolate. Non è quindi una vittoria dei partiti, ma direttamente una vittoria degli elettori e di noi giovani in particolare :work: (e se qualcuno obiettasse che il sottoscritto non è più giovane, beh, sapete cosa lo aspetta :bdsm: ).
 
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view post Posted on 14/6/2011, 23:10

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era importante il superamento del quorum, ma secondo me non è stata fatta una corretta informazione sui quesiti referendari e si è avuta la dimostrazione di quanto le masse siano influenzabili.
il primo referendum per esempio, nessuno sapeva che non riguardava solo l'acqua, bensì tutti i servizi pubblici di rilevanza economica, per i quali io credo che l'ingresso del privato nel capitale potesse rappresentare un ottimo fondo di investimento. pensate ai trasporti pubblici, o alle condotte idriche: sono dissestate, eppure non vengono messe a posto perchè lo stato non ha nemmanco i solti per piangere. ora voglio vedere come farà lo stato a rimettere in piedi certe componenti del servizio pubblico per renderlo davvero efficente. di questo aspetto nessuno ha parlato, ma si sono urlati slogan tipo "l'acqua è un bene pubblico" (perbacco, certo che lo è!). di fronte a tali sslogan demagocici, come si poteva far una corretta informazione sul tema? non si poteva!
stessa cosa per il referndum sul nuclerare! si è cavalcata l'onda catastrofista di Fukushima, ma non si è spiegato agli italiani che la centrale giapponese risaliva agli anni 70 e quindi alla prima genrazione di impianti nucleari. nè tantomeno nessuno ha ricordato che vicino ai confibni del Belpaese ci sono ben tre centrali francesi a farci ciao ciao. quindi rimaniamo senza una vera politica energetica, indietro di trent'anni ad importare il 90% del nostro fabbisogno energetico da altri paesi europei. povera italia!
invece il referendum 4 era davvero sacrosanto! una vera vittoria della democrazia e del principio di uguaglianza davanti alla legge.
 
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view post Posted on 15/6/2011, 14:10
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Sopravvissuto all'Abisso

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La colpa è dei politici che non hanno fatto una campagna elettorale come si faceva una volta, ma si sono limitati a lasciare libertà di voto o ad invitare gli elettori ad andare al mare. La verità è che dopo 15 anni di mancato quorum, non credevano che fosse possibile superare il 50% +1 dei votanti, quindi la campagna elettorale è stata letteralmente lasciata nelle mani degli elettori, che si sono organizzati, bene o male, diffondendo la voce. Si può obiettare nel merito (beh, io pur non essendo affatto socialista, ritengo che vi siano dei servizi essenziali che devono rimanere nelle mani del pubblico), ma la grande vittoria di questi referendum è stata la dimostrazione che la base, l'elettorato, ha raggiunto la maturità e l'autonomia per superare l'influenza dell'informazione (o della scarsa informazione) dei media tradizionali, facilmente manipolabili dall'una o dall'altra parte. E' ancora una piccola vittoria, ed è ancora una platea non completamente organizzata, ma io dico che questi referendum segnano un passo avanti verso il pluralismo e la democrazia nel nostro paese.
Scendendo nel merito del quesito sul nucleare, il ragionamento che fai tu, Dementor, è sensato, però ci sono vari motivi per cui sono contrario alle centrali nucleari in Italia, mentre non mi preoccupano le centrali in Francia o in Svizzera: innanzitutto, il nostro paese è maggiormente a rischio sismico rispetto ai vicini, e la cosa non mi tranquillizza: terremoto+centrale nucleare=brutto casino. Poi, per come vanno le cose qui da noi, non ho molta fiducia di come verrebbero costruite le centrali in Italia. Inoltre, a parte il come, dove dovrebbero essere costruite? Mi pare che la maggior parte di quelli che si sono detti favorevoli al nucleare, abbiano poi precisato "purché non dalle mie parti". Con questa logica, le centrali dove si costruivano, in mare? Infine, resta la questione delle scorie: è sotto gli occhi di tutti il problema dei rifiuti a Napoli; una delle cause dell'emergenza rifiuti è che nessun comune vuole una discarica. Lo stesso problema si sarebbe verificato col nucleare: nessuno avrebbe voluto le scorie. E dove le avrebbero messe?
 
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view post Posted on 15/6/2011, 20:51

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beh l'italia è a rischio sisma solo nella zona appenninica e di certo nessuno avrebbe costruito le centrali li. i siti più papabili erano la pianura padana e il triveneto.
invece ritengo che chu è preoccupato delle possibili centrali in Italia, dovrebbe esserlo anche per le centrali in francia o in svizzera, dato che se succede qualcosa li ce l'abbiamo nell'isca pure noi.
ma il punto è il seguente: qual è l'energia del futuro? le famose "rinnovabili" non sembrano promettere bene come futuribilità. sarà almeno dagli anni 90 che si parla di rinnovabili (eoliche, fusione a caldo/freddo, solari, fotovoltaiche) tuttavia queste tecnologie non sfondano. la verità è che esse non sono in grado di sopperire ad una domanda energetica su larga scala, bensì possono solo aiutare piccole aziende/case/condomini. ebbene in Italia esiste un ente onnipotente chiamato ENEL con il quale bisogna scendere a patti sempre in fatto di energia: per esempio se abbiamo una cella fotovoltaica in casa nostra, siamo obbligati a stipulare una convenzione con l'enel. quindi in Italia questo tipo di energie no potranno mai sfondare.

quanto riguada invece il pubblico/privato, non riesco a capire questa idea (forse retaggio comunista, non lo so) che demonizza il privato e lo vuole tenere costantement lontano da certi beni cosiddetti "di pubblica utilità". per me privato vuol dire possibilità di nuovi investimenti, aumento della concorrenza e quindi stimolo verso un continuo miglioramento del servizio. quando uinfatti un determinato servizio è gestito da un unico ente (e per giunta statale, dove ci lavorano persone accidiche per eccellenza), non potrà mai essere un buon servizio senza concorrenza e quindi senza stimoli a migliorare. perchè buono o cattivo che sia, il fornitore unico non lo potrai mai cambiare, specie se è statale.
se invece lasciamo spazio al privato (entro certi limiti che secondo me erano ben fissati dall'ormai ex legge) questo può portare soldi, investimenti e concorrenza.
perlomeno: io l'ho sempre vista così. guardate cos'è successo con i telefoni o con il trasporto aereo. certo, l'acqua non è proprio paragonabile con questi servizi, però il principio è lo stesso. sena contare che la legge abrogata parlava non solo di acqua ma anche di trasporti pubblici ed altri sevizi ora nelle mani dell'ente pubblico. venite a farv un giro per i trasporti pubblici a Milano e poi ne riparliamo...
 
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view post Posted on 16/6/2011, 14:05
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La verità è che sulle rinnovabili non si è voluto investire perché nessuno ci ha mai creduto veramente sino in fondo. Secondo me, se s'imbastisse un piano serio per lo sviluppo dell'eolico, del fotovoltaico e delle altre energie rinnovabili, non dico che riusciremmo a soddisfare il 100% del fabbisogno energetico nazionale, ma faremmo un bel salto in avanti.
Quanto ai servizi pubblici, le questioni sono due: innanzitutto, gli italiani hanno sempre il sospetto che privatizzazione vuol dire fregatura, ossia che se un servizio passa dalle mani dello Stato a quelle dei privati, le tariffe inevitabilmente finiranno per aumentare. E qui non so quanto di vero ci sia. In secondo luogo, certi servizi pubblici sono inevitabilmente poco remunerativi, per cui i privati non so quanto potrebbero essere interessati ad investirvi. Tu fai l'esempio dei trasporti milanesi, ma secondo te un'azienda privata sarebbe disposta ad investire nel trasporto urbano a Napoli, dove la stragrande maggioranza dei passeggeri viaggia a ufo? Io sono stato a Napoli di recente ed ogni volta ho notato che in metropolitana ero l'unico a timbrare il biglietto. Gli altri, tutti abbonati? Secondo me in certe zone d'Italia i controllori dovrebbero essere armati e corazzati come Schwarzenegger in Terminator :ketesta:
Uhm, forse dovremmo spostare il dibattito da questo topic a quello aperto da Barbie sui referendum.
 
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view post Posted on 18/10/2011, 14:11
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Sopravvissuto all'Abisso

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Gilad Shalit è libero
Dopo oltre 5 anni di prigionia, il caporale israeliano Gilad Shalit, 25 anni, rapito da Hamas nel giugno del 2006, è stato liberato oggi in cambio della consegna di oltre 400 detenuti palestinesi. Finalmente il giovane militare può riabbracciare la sua famiglia e, sebbene il prezzo pagato dal governo israeliano sia stato alto (molti dei prigionieri rilasciati stavano scontando pene altissime, in gran parte l'ergastolo, per crimini legati al terrorismo), non possiamo che essere contenti che questa drammatica vicenda sia finita bene. Al soldato israeliano ed alla famiglia, usciti da un incubo, auguriamo tanta serenità per il futuro.
 
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view post Posted on 18/10/2011, 20:06

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io non la considererei una buona notizia.
per liberare un solo uomo sono stati liberati dei criminali che ne avevano ammazzati a palate.
sono contento umanamente per lui, ma per la storia non credo che sia un gran giorno...
 
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21 replies since 28/2/2009, 13:54   148 views
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