Cassandra Phoenix Nova |
|
| È stato interessante vedere Merlino e suo padre a confronto, sarà che ho visto troppe volte “Il Signore degli Anelli”, ma percepivo l'alone di sciagura e gli avvoltoi sulla testa dello sventurato genitore. È stato un colpo basso e crudele anche per me, l'attore meritava più spazio, la storia del personaggio merita più spazio. Merlino porta una sfortuna inimmaginabile, è l'avo della Signora in giallo: sua madre mette appena insieme il pranzo con la cena (ma il figlio, voglio dire, non l'aiuta manco per niente: nessun favore, manco una moneta in carità), risulta vedova ma vedova non è; suo padre vive per quasi vent'anni tranquillo e beato ma appena incrociata la strada con quella del figlio, crepa; la prima ragazza di Merlino è una pantera con le ali da pollo di notte ed una poveraccia di giorno, potrebbe scappare e volare via ma resta, l'amore di Merlino fa il resto e non solo muore ma viene pure bruciata (e se fosse stata in coma? In uno stato di morte apparente?); Morgana vive fra gli agi ma arriva Merlino e perde il senno, poiché l'amicizia di Merlino le consente di provare l'ebrezza dell' avvelenamento; Artù per ora è rimasto integro in questo mare di disgrazie ma non incolume, perché la vicinanza di Merlino è un'ombra oscura sulla testa e non a caso si innamora di una serva... Ci sono tantissime fanciulle, belle come il sole e lui sceglie la serva. Merlino vuole bene ad entrambi, pure al Drago gli va male, Uther era un uomo tranquillo prima. In sintesi: Camelot era un regno come tanti sino al giorno in cui Merlino non vi mise piede. E fu solo perdizione, dolore e morte.
|
| |