|
|
| Sì, il personaggio di James da un lato è un modo originale con cui la Rowling ha smitizzato la figura del padre (in fondo, Harry non ha mai conosciuto i suoi genitori; ovvio quindi che li abbia immaginati perfetti, ideali, come in assoluto i migliori genitori che un bambino/ragazzo possa sognare), dall'altro vuole mostrare come non è detto che come una persona è negli anni dell'adolescenza, così debba restare per tutta la vita: se nel caso di Tom Riddle, la natura malvagia di colui che poi sarebbe diventato Voldemort era già visibile, almeno in nuce, James è molto cambiato negli anni. Sì, il James 15-16enne era niente di più che un bulletto prepotente, vanesio ed egocentrico. Forse è stato l'amore per Lily a farlo cambiare, non nel senso che lei l'ha migliorato, ma che il suo desiderio di migliorarsi per piacere alla ragazza dei suoi sogni l'ha portato a diventare una persona migliore. In fondo, traslando dalla finzione alla realtà, quanti di noi hanno conosciuto individui che negli anni della scuola hanno dato il peggio di sè, e poi sono maturati più avanti, in età adulta?
|
| |